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Radiazioni ionizzanti

Radiazioni ionizzanti
Di cosa si tratta?
Le radiazioni ionizzanti (IR = Ionizing Radiations) sono onde elettromagnetiche che hanno una frequenza compresa tra l'ultravioletto e i raggi gamma. Hanno un elevato contenuto di energia e sono quindi in grado di rompere i legami atomici e caricare elettricamente atomi e molecole (ionizzare). Le radiazioni ionizzanti provengono da fonti naturali, quali ad esempio il Radon-222 (vedi apposita sezione) e principalmente da fonti artificiali (produzione di energia elettrica tramite centrali nucleari, fabbricazione di ordigni, residui delle attività di ricerca e medica, residui degli incidenti di Chernobyl e di Fukushima, lampade che emettono raggi UVA e UVB che utilizziamo anche nelle nostre case).
Come si interviene?
Grazie alla strumentazione a disposizione, durante il sopralluogo viene effettuata una misurazione delle radiazioni provenienti da oggetti e materiali potenzialmente generatori di IR (materiali edili - in particolar modo legnami di basso pregio, rivestimenti in pietra, pellets per riscaldamento, ferro delle armature, manufatti di vario tipo, soprammobili in cristallo, ecc.). L'indagine strumentale viene inoltre estesa alla rilevazione delle radiazioni luminose emesse dalle lampadine di casa (raggi UVA e UVB).

Per saperne di più
Le radiazioni ionizzanti (IR = Ionizing Radiations) sono onde elettromagnetiche che hanno una frequenza compresa tra l'ultravioletto e i raggi gamma. Hanno un elevato contenuto di energia e sono quindi in grado di rompere i legami atomici e caricare elettricamente atomi e molecole (ionizzare).
A seconda della loro tipologia, le radiazioni sono più o meno in grado di penetrare i tessuti del nostro corpo e di ionizzarli.
Le radiazioni alfa (α) sono costituite da particelle composte da due protoni e due neutroni (cioè da un nucleo di atomo elio); hanno elevata capacità ionizzante, ma una limitata capacità di diffusione nell'aria: possono essere fermate da un semplice foglio di carta. Sono quindi pericolose solo se ingerite o inalate.
Le radiazioni beta (β) sono costituite da particelle composte da elettroni o positroni ad alta energia; sono in grado di penetrare più in profondità nei tessuti, ma possono essere fermate da un foglio di alluminio.
Le radiazioni gamma (γ) provengono da transizioni nucleari o comunque subatomiche, mentre i raggi X sono prodotti da transizioni energetiche dovute ad elettroni in rapido spostamento sui loro livelli energetici quantizzati. Queste radiazioni sono in grado di attraversare i tessuti e richiedono schermature al piombo per essere fermate.
Nelle abitazioni possono essere rinvenute fonti naturali di radiazioni ionizzanti (quali ad esempio il Radon-222 che viene emesso da alcuni terreni e da alcuni materiali).
Siamo anche potenzialmente esposti a fonti artificiali di IR quali produzione di energia a mezzo di centrali nucleari o la fabbricazione di ordigni, residui delle attività di ricerca e medica, residui degli incidenti di Chernobyl (ferro rottamato e riutilizzato in edilizia) e di quello recente di Fukushima.
Durante il sopralluogo viene effettuata una rilevazione strumentale (mediante un rilevatore di radiazioni Geiger-Mueller) su oggetti e materiali, potenziali fonti di IR (materiali edili - in particolar modo legnami di basso pregio, rivestimenti in pietra, pellets per riscaldamento, ferro delle armature, manufatti di vario tipo, soprammobili in cristallo, ecc.).
Per la rilevazione del Radon eseguiamo specifiche verifiche, cui rimandiamo nell'apposito capitolo.
L'indagine strumentale viene inoltre estesa alla rilevazione delle radiazioni luminose emesse dalle lampadine di casa (raggi UVA e UVB).
La radiazione ultravioletta (radiazione UV) è quella porzione dello spettro elettromagnetico avente lunghezza d´onda comprese tra 100 e 400 nm (nanometri). In prossimità di le lunghezze d´onda maggiori, la radiazione UV confina con la luce visibile (avente lunghezza d´onda più corta), che viene percepita dall´uomo come color viola (da cui proviene la denominazione "radiazione ultravioletta").
La radiazione UV è suddivisa in tre bande di differenti lunghezze d´onda chiamate UVA, UVB e UVC.
Le sorgenti di radiazioni ultraviolette si dividono in naturali e artificiali.
Il Sole è senza dubbio il principale responsabile di emissione di radiazioni UV di origine naturale.
L´atmosfera terrestre agisce come un filtro rispetto alle radiazioni provenienti dal sole: la radiazione UV che raggiunge la superficie terrestre è circa il 9% della radiazione solare al top dell´atmosfera ed è distribuita tra UVA (90%) e UVB (10%); la radiazione UVC (la più dannosa per la vita a causa del suo alto contenuto energetico) viene completamente assorbita dall´ozono e dall´ossigeno degli strati più alti dell´atmosfera.
Le sorgenti artificiali sono di svariati tipi, basti pensare alle lampade germicide, utilizzate per assicurare la sterilità di utensili e ambienti ospedalieri, alle lampade UVA negli istituti di estetica per favorire l´abbronzatura e - in campo industriale - saldatrici e laser che operano a lunghezze d´onda comprese nell´ultravioletto.
Diverse lampadine utilizzate per uso domestico (soprattutto le lampade alogene) sono in grado di generare più o meno modeste quantità di radiazioni UV.
Con la nostra strumentazione siamo in grado di rilevare l'emissione di radiazioni anomale e/o pericolose.

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