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Amianto e fibre

amianto
Di cosa si tratta?
L'amianto (o asbesto) è un insieme di minerali del gruppo dei silicati. Le polveri fibrose di questi minerali provocano l'insorgenza di malattie molto gravi (asbestosi, forme tumorali).
Fino agli anni '80, le sue ottime caratteristiche ignifughe e isolanti termoacustiche ne hanno favorito l'impiego in numerosi campi e in migliaia di manufatti differenti.
Nelle nostre abitazioni è possibile rinvenirlo nella copertura del tetto, nell'isolamento del sottotetto (materassino flocculato), nei rivestimenti delle tubazioni di acqua calda/riscaldamento, nelle guarnizioni della caldaia e/o nell'isolamento della canna fumaria, nei vecchi pavimenti in linoleum, in alcuni elettrodomestici di vecchia produzione (ad es. forni, stufe) e in alcuni oggetti quali guanti da forno e teli da stiro.

Come si interviene?
Grazie alle competenze sviluppate nel corso degli anni nel mondo delle bonifiche ambientali industriali, siamo in grado di valutare tutti i punti dell'abitazione, interni ed esterni, in cui è possibile riscontrare la presenza di amianto e, ove necessario, provvedere a prelevare campioni da inviare ad un laboratorio di fiducia per l'analisi.
Possiamo successivamente suggerire ditte competenti in grado di effettuarne lo smaltimento a prezzi competitivi e con livelli di qualità e sicurezza eccellenti.

Per saperne di più
Il termine amianto (o asbesto) non indica un unico minerale, ma un insieme di minerali del gruppo dei silicati, molto comune in natura. L'inizio dell'utilizzo industriale dell'amianto risale a circa un secolo fa; fin dai primi anni sessanta si apprezzarono le caratteristiche ignifughe e isolanti di tali minerali, che - unite al basso costo di lavorazione - ne hanno favorito l'impiego in numerosi campi:
  • Nell'industria: come materia prima per produrre molti manufatti e oggetti, come isolante termico (es. centrali termiche e termoelettriche, industrie, frigoriferi, impianti di condizionamento) e infine come materiale fonoassorbente.
  • Nell'edilizia: come materiale spruzzato su travi metalliche o in cemento armato (centrali termiche o nei garage degli edifici), sui soffitti, nelle coperture di edifici industriali o civili sotto forma di lastre ondulate o piane in cemento-amianto (eternit), nelle pareti divisorie o nei pannelli in cemento-amianto dei soffitti di edifici prefabbricati (es: scuole e ospedali), nelle canne fumarie in cemento-amianto, nei serbatoi e nelle condotte per l'acqua in cemento-amianto, nei rivestimenti delle tubazioni di acqua calda e/o riscaldamento, nei pavimenti in vinil-amianto (linoleum).
  • In ambiente domestico: in alcuni elettrodomestici di vecchia produzione (quali asciugacapelli, forni, stufe, ferri da stiro), nelle presine e guanti da forno e nei teli da stiro, nei cartoni posti a protezione di stufe, caldaie, termosifoni, tubi di evacuazione fumi.
  • Utilizzi vari: isolanti termici per carrozze ferroviarie, navi e autobus, freni e frizioni, guarnizioni, vernici, adesivi e collanti, tessuti ignifughi per arredamento, tessuti per abbigliamento (la famosa tuta ignifuga dei Vigili del Fuoco!), ecc.
La consistenza fibrosa dell'amianto è alla base delle sue ottime proprietà tecnologiche; essa conferisce al materiale anche delle proprietà di rischio: le fibre sono causa di gravi patologie a carico dell'apparato respiratorio. Le polveri di amianto, se respirate, provocano infatti l'asbestosi, i tumori della pleura (mesotelioma pleurico) e dei bronchi ed il carcinoma polmonare.
Non esiste una soglia di rischio al di sotto della quale la concentrazione di fibre di amianto nell'aria non sia pericolosa, tuttavia un'esposizione prolungata nel tempo o ad elevate quantità di fibre aumenta esponenzialmente le probabilità di contrarre malattie.
Non sempre l'amianto è pericoloso: la pericolosità consiste nella capacità dei materiali di amianto di rilasciare fibre potenzialmente inalabili.
La probabilità della cessione di fibre è a sua volta connessa alla perdita di compattezza del manufatto, che si realizza per una lunga esposizione (alcuni decenni) agli agenti atmosferici o meccanici (urti, colpi, strofinamenti ecc.).
In Italia l'utilizzo di tali sostanze è vietato sin dal 1992 con norme che, oltre a regolarne la gestione e lo smaltimento, si occuparono per la prima volta dei lavoratori e delle persone esposte all'amianto. Ancora oggi assistiamo a processi contro le grandi aziende produttrici di manufatti di amianto, ritenute responsabili della morte di molti lavoratori.
Gli usi di tali sostanze sono normati solo da 20 anni, pertanto ritroviamo molto facilmente manufatti di amianto e contaminazioni di tale materiale in molti comparti dell'edilizia, anche privata.
Essere a conoscenza della presenza o meno del pericolo amianto nelle nostre abitazioni conferisce consapevolezza e maggiore serenità; ove presente il rischio amianto, il trattamento dei manufatti con le più sicure tecniche e tecnologie garantisce il raggiungimento di standard di sicurezza e salubrità delle nostre case.
Grazie alle competenze sviluppate nel corso degli anni nel mondo delle bonifiche ambientali-industriali, possiamo indagare ogni punto (interno ed esterno) dell'abitazione, evidenziando ogni possibile centro di rischio.
In tutti i casi in cui riscontriamo una potenziale fonte di danni per la salute, possiamo trovare conferme prelevando un campione da inviare ad un laboratorio di fiducia per l'analisi, in grado di determinare la tipologia e la concentrazione dell'amianto presente.
Nei casi in cui si individui la presenza certa di amianto, siamo immediatamente in grado di suggerire le corrette azioni di messa in sicurezza o smaltimento.

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