Di cosa si tratta?
Il rischio d'incendio è un argomento troppo spesso sottovalutato.
Una scarsa conoscenza delle fonti di pericolo e un'eccessiva familiarità con le
apparecchiature elettriche sono all'origine dell'alto numero di incendi in ambiente
domestico.
L'origine e la propagazione di un incendio all'interno della casa possono avere
molteplici cause: il gas utilizzato per il riscaldamento e per
cucinare, la cottura sul fuoco vivo dei fornelli, il deposito (in ripostigli, cantine,
box, solai ecc.) di sostanze infiammabili e prodotti spray senza alcun accorgimento,
ecc.
Tra i maggiori indiziati vi è anche l'impianto elettrico. Infatti, se la realizzazione
degli impianti è abbondantemente normata (cavi con rivestimenti ignifughi, interruttori
differenziali, ecc.), è l'uso che ne facciamo dalla presa a parete in poi, che rappresenta
la fonte di rischio (sovraccarico delle prese, utilizzo di riduzioni non appropriate,
prese triple, ciabatte, arrotolatori e prolunghe ecc.).
Analizzando le statistiche, ci rendiamo conto di quanto sia elevato il numero degli
incendi domestici. Studiando il problema è facile identificarne le cause: una scarsa
conoscenza delle fonti di rischio unita ad un'eccessiva familiarità con le apparecchiature
elettriche è all'origine dell'alto numero di incendi in ambiente domestico.
Gli ambiti pubblici, i servizi, i luoghi di lavoro sono vincolati alla certificazione
antincendio (CPI) e quindi soggetti a severi controlli; anche l'edilizia residenziale
è sottoposta, in fase di progettazione e realizzazione di strutture ed impianti,
a normative antincendio.
Possiamo dunque affermare che una casa costruita secondo le regole dovrebbe essere
a tutti gli effetti sicura. Ciò nonostante i rischi permangono a causa dei nostri
comportamenti.
Dalle statistiche si evidenzia come la casa sia il luogo in assoluto più pericoloso
per il rischio incendio e come i bambini e le persone anziane siano i soggetti più
esposti.
Il gas utilizzato per il riscaldamento e per cucinare rappresenta una possibile
fonte di rischio: caldaie, fornelli e stufe non manutenute possono innescare incendi
oltre ad inquinare dell'aria di casa. In cucina non è raro avere principi di incendio
legati a pentole e forni.
La fonte di innesco di questi incendi è costituita quasi sempre dall'impianto elettrico.
Infatti, se la realizzazione degli impianti è abbondantemente normata (cavi con
rivestimenti ignifughi, interruttori differenziali, ecc) è l'uso che ne facciamo,
dalla presa a parete in poi, che rappresenta la fonte di rischio. Il sovraccarico
delle prese e degli impianti, l'utilizzo di riduzioni non appropriate, di prese
triple, di ciabatte, di arrotolatori e prolunghe sono tra le cause più frequenti.
La presenza di prese nei pressi di fonti di acqua, oltre al rischio di folgorazione,
possono creare seri problemi di innesco di incendio.
In sede di sopralluogo rileviamo spesso un carico di incendio eccessivo, l'utilizzo
l'inadeguato stoccaggio di prodotti infiammabili, l'ostruzione delle prese d'aria,
le riparazioni di parti dell'impianto e di elettrodomestici in maniera sommaria
ed inadeguata. Tutti rischi introdotti dall'utente. Cosa si intende per carico di
incendio? È un'entità definita da un decreto ministeriale del 1983. In questo decreto,
infatti, il carico di incendio è definito come il "potenziale termico della totalità
dei materiali combustibili contenuti in uno spazio, ivi compresi i rivestimenti
dei muri, delle pareti provvisorie, dei pavimenti e dei soffitti". Convenzionalmente
è espresso in chilogrammi di legno equivalente e questo valore serve ai progettisti
per valutare l'effettiva resistenza degli edifici civili ad un incendio generato
da materiali e sostanze combustibili presenti negli ambienti.
A prescindere dalla resistenza delle nostre case al fuoco, capiamo bene che accumulare
un'eccessiva quantità di materiale (ad esempio nei ripostigli, box e cantine), aumenta
la possibilità di incendio e di un suo propagarsi fuori controllo.
Quanti di noi possiedono un estintore in casa propria? Ben pochi! Solitamente ce
l'ha chi ha già avuto una drammatica esperienza e se ne è trovato sprovvisto.
A volte basta un mozzicone di sigaretta, un incenso lasciato acceso, un dispositivo
elettrico che si surriscaldi, una stufa o un camino, una padella dimenticata sul
fornello. A livello condominiale, per via della promulgazione del nuovo testo unico
in materia di sicurezza, l'amministratore è tenuto a dotare le parti comuni dell'edificio
di presidi antincendio quali estintori, ed alla manutenzione e rispetto di compartimentazioni
delle vie di fuga.
Oltre a verifiche del rispetto delle norme citate, vogliamo promuovere un uso corretto
e consapevole degli impianti, degli elettrodomestici e delle sostanze pericolose.
Durante il sopralluogo individuiamo tutte le possibili fonti di rischio in modo
da eliminarle (ove possibile), correggere e suggerire comportamenti corretti, verificare
il funzionamento dei principali dispositivi presenti per legge (ad es. termocoppie
dei fuochi della cucina), verificare la presenza e l'adeguatezza delle vie di fuga.
Attraverso una consulenza esperta è possibile rendere efficacemente protetta la
casa dal pericolo di un incendio.
Abbiamo inoltre a disposizione uno staff di manutentori e professionisti in grado
di risolvere specifici problemi. Possiamo consigliare, fornire ed integrare - ove
carenti - i presidi antincendio e loro manutenzione, rilevatori e sensori appositi.
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